È bastata una notte di pioggia più intensa, venerdì scorso, per fare scattare l’allarme sull’argine del Carrione. Pe runa grossa infiltrazione d’acqua fra il muro ancora in piedi e le palancole che dovranno sostenere quello nuovo.
La Provincia fa chiarezza con una nota stampa.
La Provincia: nessun rischio lungo il Carrione. «L’intervento di palancolatura, attuato presso la zona dell’argine crollato del torrente Carrione garantisce comunque la pubblica incolumità, anche se ancora non completato per quanto riguarda l’operazione di completa “sigillatura” rispetto al vecchio argine – comincia così la nota della Provincia – Il fenomeno, verificatosi in questo fine settimana e consistente nella trafilatura di una modesta quantità di acqua è da ricondursi, quindi ed effettivamente, anche alla mancata “sigillatura”, cosa di cui la Provincia era ben conscia e proprio per questo aveva predisposto la messa in opera di una pompa finalizzata proprio a contenere e mitigare alcune piccole perdite di acqua nel caso di innalzamento del livello idrometrico sul Carrione».
«In ogni caso e comunque, la Provincia non si può e non si potrà far carico di allagamenti dovuti all’acqua superficiale riconducibili alla pioggia e al mancato ricevimento da parte della rete fognaria (fenomeni questi che, comunque, sono presenti in quell’area a seguito di intese precipitazioni) – prosegue la nota – La Provincia si sta apprestando, quindi, a realizzare la “sigillatura” definitiva della palancolatura fino ad ora realizzata, un intervento che garantirà la scomparsa di ogni infiltrazione, completando così l’opera di messa in sicurezza in somma urgenza del tratto di argine crollato (mentre ancora successivamente dovrà essere realizzato un vero e proprio nuovo argine)».
«Con la Procura piena collaborazione». «La mancata “sigillatura” non è da ricondursi all’intervento di chicchessia, tanto meno della Procura della Repubblica di Massa, che non ci ha impedito in alcun modo di portare avanti l’opera, e con la quale, al contrario, collaboriamo proficuamente in ogni fase dell’intervento, considerato soprattutto il fatto che la porzione di argine crollato o non in sicurezza è, come tutti sanno, sotto sequestro giudiziario per le indagini attualmente in corso- viene precisato nella nota della Provincia – La decisione della non ancora attuata “sigillatura”, totalmente a cura del Responsabile del Procedimento dell’amministrazione è, per ora, riconducibile solo ad un fattore tecnico, connesso alla preventiva realizzazione di rilievi tecnici e alla necessità, a seguito dei rilievi, di valutare il metodo migliore per tale intervento (comunque minimale rispetto al totale della somma urgenza fino ad ora realizzata). Comunque, lo ripetiamo, la pubblica incolumità rispetto a quest’opera è già, fin da oggi, garantita».
«Per il futuro – si chiude la lunga nota- la Provincia terrà informati cittadini attraverso proprie posizione ufficiali riferibili esclusivamente a comunicati stampa ufficiali o a dichiarazioni dirette del vertice dell’amministrazione o del dirigente responsabile del servizio».
A maggio al via i lavori in via Argine Destro. È il sindaco Angelo Zubbani a fare il punto della situazione, all’indomani della riunione al Genio civile con il presidente della Regione Enrico Rossi.
«È già in corso il report sulla criticità del Carrione: si tratta di una ricognizione completa, dalla foce fino al monte che dovrebbe essere completata per la fine del mese, o entro i primi quindici giorni di febbraio – spiega il sindaco – Una volta terminata questa fase ci sarà un nuovo incontro per vedere se la cifra stimata per gli interventi (25 milioni di euro) è sufficiente». «Poi – aggiunge – potranno partire i lavori: abbiamo già una data, entro il mese di maggio prenderanno il via gli interventi definitivi».
La Provincia: l’argine del Carrione così è sicuro
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